Caldaie a biomassa, come risparmiare sulla bolletta e dare una mano all’ambiente

Una caldaia a biomassa è un generatore di calore che come combustibile usa appunto la biomassa, cioè tutti quei combustibili di origine esclusivamente vegetale; a sua volta i tipi di biomassa più utilizzati al momento nella combustione sono :
-legna;
-pellets, ovvero i classici cilindretti di residuo legnoso pressato che ormai tutti conoscono;
-cippato, ossia null’altro che legna ridotta tramite processo meccanico in scaglie.
Le differenze maggiori tra i tre principali tipi di biomassa di cui sopra sono nelle rese termiche che si possono ottenere nella loro combustione, nella praticità di uso e nel tipo di manutenzione da eseguire sulla caldaia. I risultati maggiori in termini di comfort generale si riscontrano nell’uso del cippato, anche se in termini economici l’installazione di un sistema utilizzante questo tipo di biomassa è piuttosto oneroso. La combustione della legna è quella invece più “problematica”nell’ ottenimento di alte rese e basse emissioni di inquinanti.
E’ necessaria una corretta scelta di tutta la componentistica accessoria,di un puffer correttamente dimensionato e di una caldaia all’altezza: in questo campo,si posizionano le caldaie a gassificazione di legna,cioè quei generatori che,per la particolare struttura della camera di combustione ed altri accorgimenti tecnici(sonda lambda,serrande motorizzate aria primaria e aria secondaria ecc.)hanno temperature di combustione della legna così elevate(900-1000°C) da consentirne la trasformazione in gas; a queste temperature i fenoli(catrame)possano essere scomposti completamente in carbonio,monossido di carbonio e idrogeno combustibili e la quantità di monossido di carbonio liberata con i gas di scarico della caldaia si mantiene ben al di sotto del limite di 100 mg/MJ
Come si differenziano le caldaie a biomassa da quelle tradizionali?

Rispetto alle caldaie tradizionali,se per tradizionali si intendono caldaie funzionanti a combustibile liquido o gassoso,le differenze esistono in quanto le combustioni si ottengono in modi diversi, essendo la biomassa un combustibile allo stato solido;da questa differenza di stato nascono le differenze di disegno e di progettazione delle camere di combustione.
Diversi sono i vantaggi che comporta l’installazione di una caldaia a biomassa. Il principale è legato al risparmio nei costi di riscaldamento che può raggiungere il 65-70% rispetto a gpl e
gasolio; lo stesso vale nel caso di impianti con caldaie a vapore o ad acqua surriscaldata.
Inoltre è possibile avere l’indipendenza totale da gas gasolio evitando l’ aumento considerevole della “bolletta” che arriva mensilmente o bimestralmente.
Infine, sono previste delle agevolazioni per chi installa una caldaia a biomassa, ossia
rimborso del 50% o 65% (in alcuni casi) in un decennio della spesa sostenuta. Oppure
rimborsi in conto capitale come il Conto Termico in tempi anche inferiori ai 6 mesi. In tal
caso la procedura è viene eseguita da un perito termotecnico, data la complessità del
procedimento. sono i vantaggi che comporta l’installazione di una caldaia a biomassa. Il principale è legato al risparmio nei costi di riscaldamento che può raggiungere il 65-70% rispetto a gpl e
gasolio; lo stesso vale nel caso di impianti con caldaie a vapore o ad acqua surriscaldata.
Inoltre è possibile avere l’indipendenza totale da gas gasolio evitando l’ aumento considerevole della “bolletta” che arriva mensilmente o bimestralmente.
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